Se il chicco di grano non muore…

Se il chicco di grano non muore…

In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la sua vita la perde e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna (Gv 12,24-25).
Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, ad offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale (Rm 12,1).
Questa spiritualità è parte integrante del cristianesimo: niente è stato inventato. E se oggi ci si scandalizza tanto davanti alla possibilità che ci siano anime vittime, se si rifiuta l’intervento di Maria nella nostra epoca, se si rifiuta il soprannaturale, è proprio perché si è persa la dimensione della sacralità della vita: tutto è materia e conta ciò che è materia.
L’amore – dolore è onnipotente per grazia, dice p. Giovanni, e il nostro esempio è Gesù crocifisso ed eucaristico: egli ha preso le nostre infermità e si è addossato le nostre malattie (cf. Mt 8,17). Questo non in vista della salvezza, ma della santificazione di ognuno.
E non contento di aver immolato la sua vita sulla croce ha voluto continuare l’immolazione in modo incruento nell’Eucaristia, fino all’annientamento del pane. Anche in cielo Gesù è in stato di vittima, infatti è davanti al Padre come Agnello immolato.
Vorrei concludere dicendo che è un dovere del cristiano offrire se stesso a Dio. Questa offerta può avere varie forme, che vanno dall’offerta della giornata, al voto, ma offrirsi a Dio è il dovere di ogni battezzato. Il modello di ogni cristiano è Gesù, è Gesù il maestro, è Gesù colui che dobbiamo imitare e Gesù è stato vittima.
Un’altra caratteristica di chi dona non può che essere la gioia. Se il mio dono nasce dal mio amore non posso che offrirlo nella gioia. Manca la gioia quando manca l’amore. E allora dobbiamo mettere la nostra massima cura nel lasciarci portare via tutto, sia dall’amore di Dio che dai fratelli, rimanendo nella gioia. L’unico nostro possesso sia l’amore totale, completo, perseverante, un amore che sa donare tutto e che dopo aver donato tutto vorrebbe ancora donare di più.

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